Venus Nuru Massage è uno dei recenti massage shop che hanno aperto a Bangkok negli ultimi due anni. Il settore sembra davvero in fermento e, più o meno da metà del 2022 a oggi, sono già molti i teen massage che hanno aperto i battenti, una decisa ondata di novità, spinta probabilmente dal crescente turismo nella nazione o forse per qualche altro motivo a me oscuro.
Dissertazioni filosofiche a parte, di cui questo non è il luogo dove approfondirle, il fatto è che ci sono davvero nuove opportunità a Bangkok per un massaggio come si deve.
Nello specifico, Venus Nuru Massage ha aperto i battenti nel dicembre 2023 e lo ha fatto parecchio in sordina. Era da un po’ che lo avevo messo nel mirino di quelli da provare e, alla prima occasione, ho provveduto a fare un giro.
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Come arrivare al Venus Nuru Massage
Questo massaggio nuru è al momento quello più vicino in assoluto a Nana Plaza. Sì, hai capito bene, in questo caso il massaggio non si trova nella solita zona dei teen massage (Sukhumvit 22-24-26-31-33), ma a pochi passi da Nana Plaza, in una posizione comunque molto discreta anche se facilmente individuabile.
L’indirizzo esatto è infatti 1/23 Sukhumvit 3 Alley, Nana Nuea, nello specifico un vicolo di Sukhumvit 3 facilmente raggiungibile dal BTS.
Siamo a pochi passi da Sukhumvit 4 e Nana Plaza. La posizione è quindi facilmente raggiungibile ma allo stesso tempo discreta, una caratteristica che apprezzo sempre parecchio nei massaggi o in altri tipi di bordellini di questo genere. Il vicolo da imboccare si trova pochi passi dopo il piccolo centro commerciale Nana Square, che puoi usare come riferimento.
Nel video qui sotto mostro la zona e il Venus Massage.
Prezzi e servizi offerti
Il negozio si propone ovviamente come nuru massage, ma nel listino ha anche il classico oil massage. Fortunatamente, pur presentando una lista di servizi e prezzi articolata, non arriva all’enorme confusione dei massaggi prettamente orientati agli orientali. Il Venus propone quindi una serie di servizi, ma senza esagerare con le opzioni. Il massaggio nuru viene offerto nella stanza con la vasca da bagno, forse un po’ pomposamente chiamata jacuzzi quando in realtà è una vasca normale, mentre il massaggio con l’olio nella stanza con la doccia.
In base alla disponibilità del momento, potrebbe capitare un upgrade o downgrade della stanza, quindi meglio magari chiedere prima delucidazioni sulla stanza. I servizi sono poi offerti con diverse durate, dai 40 ai 120 minuti.
Qui sotto le foto dei servizi, che sono già inclusivi di tutto.
Il prezzo all-inclusive è la formula migliore, in quanto si archivia direttamente la pratica compenso. Nella mia esperienza, posso dire che noto un certo “rilassamento” anche nella ragazza, che non deve aspettare il momento giusto per intavolare trattative. Questa la pagina ufficiale con i prezzi.
Tra i servizi proposti dal Venus, quelli con il miglior rapporto qualità-prezzo, a mio avviso, sono i pacchetti da 90 minuti. Nello specifico, l’oil massage da un’ora e mezza a 2500 baht è una buona soluzione. Peccato non propongano, o almeno non lo scrivano, il massaggio a olio da 2 ore. Le due ore sono proposte con il nuru a 4000 baht, un prezzo che comincia a essere quasi impegnativo.
Sull’opzione con due ragazze non commento, non è il mio genere, ma è interessante sapere che è prevista da listino, in quanto so che molti cercano questo tipo di soluzione.
Nel complesso, i prezzi del Venus Nuru Massage rientrano quasi nella forbice del costo per scopare a Bangkok, come ho scritto in un precedente articolo.
Ambiente e line up del Venus Nuru Massage
Un po’ strana, invece, la scelta estetica del locale. Mi spiego: l’entrata è piacevole, ci si accomoda su dei divani in pelle in un atrio ben arredato, calpestando un elegante pavimento in ceramica nera e con le pareti di un colore viola, molto voluttuoso. Al contrario di altri posti, le ragazze vengono fatte uscire, niente cataloghi cartacei o tablet, come è l’abitudine attuale in molti altri massaggi a Bangkok. La scelta avviene quindi guardandole. Questo facilita molto, in quanto un minimo contatto di sguardi, per chi riesce a cogliere questi particolari, può essere un importante dettaglio rivelatore su cosa pensa la ragazza del cliente.

Effettuata la scelta della fortunata addetta ai lavori, si paga il dovuto e ci si dirige verso il retro dell’atrio per salire ai piani superiori. Qui si nota subito un cambio di tono. L’ambiente successivo è meno curato nei dettagli rispetto all’entrata. L’elegante pavimento nero lascia il posto a un cemento grigio, quasi una sorta di pavimento industriale. La scala che si percorre è priva di ringhiera, oltre che non particolarmente ampia.
Si passa prima in un piano intermedio, dove c’è del personale affaccendato in altre cose, leggasi sgranocchiare qualcosa di piccante, attività che i thai praticano diverse volte al giorno. Poi un’altra rampa di scale (sempre poggiandosi al muro, vista l’assenza di qualsiasi elemento a mo’ di balaustra) per accedere alla zona delle stanze.

La stanza del massaggio nuru
Qui ci si addentra in un corridoietto con le porte. Io ero in una stanza in fondo al corridoio, probabilmente una delle più ampie. Effettivamente non era una stanza di piccole dimensioni, come spesso mi è successo in altri massaggi. L’ambiente richiama quello del piano terra: maioliche nere, specchio vicino al letto e vasca da bagno, avendo optato per un pacchetto con il nuru.
La stanza rispecchia quello che si vede nelle foto, ma la sensazione totale è che sia un po’ sguarnita, quasi scarna. Certo, era pulita e davvero ampia, ma rimane la sensazione che mancasse qualche elemento per renderla più accogliente. Il letto e la vasca da bagno sono separati da un pannello di cui non si intuisce l’utilità.
Il letto è quello da massaggio, il materassino sul duro, perfetto per l’uso a cui è destinato oltre che per trombare. Il nuru viene fatto su un materassino gonfiabile, anche questo nero, in tema con l’ambiente, mentre non è presente la famosa sedia apposita per il nuru. Poco male comunque, il nuru va bene anche sul materasso gonfiabile.
Maledetto l’archittetto: il mio road test
Penso di averlo già detto anche in altri recenti articoli o su qualche commento su GT, al momento a Bangkok stanno aprendo molti nuovi posti tra massaggi, BJ bar e luoghi similari. Il periodo è quindi propizio per chi, come me, si diverte a scovare e testare nuovi luoghi. Il Venus Nuru era uno di questi, era nel mio mirino da diverse settimane.
Arrivato sul vicolo e “penetrato” nel negozio, mi accomodo su uno dei divani e mi viene proposta la line-up delle ragazze del momento. Calcolando che era un sabato in un orario di punta per i massaggi, quindi non il migliore come scelta, mi si parano di fronte quattro ragazze. Tutte molto carine, anche se non riesco a individuare sul sito, nella pagina delle ragazze, nessuna di quelle che ho visionato. Poco male, la mia memoria fotografica non è mai stata il massimo. Scelgo tale Isa o Lisa, mica ho capito bene il nome, uno stile di ragazza con il fisico un po’ da manza. Non magra stile grissino, ma soda con delle belle tette, che si riveleranno successivamente vere, e che curvano leggermente verso l’alto. È la terza guardando la line-up in ordine di entrata, e al primo incrocio di sguardi non le stacco più gli occhi di dosso. Pur essendo un po’ troppo scura per i miei gusti, l’occhio furbo mi arrapa e la scelgo senza esitazione.
La seguo schivando gente che mangia e appoggiandomi al muro salendo la scala, meglio evitare cadute rovinose per queste scale dall’aspetto così incompleto. Della stanza ho già detto e non mi dilungo in ulteriori descrizioni.
Segue il lavaggio di rito nella vasca, cercando sempre di regolare il termostato, che come sempre ha la particolare abitudine di far passare la temperatura dell’acqua dal livello di freddo polare a ghisa fusa in qualche nanosecondo, regalando sensazioni altalenanti e suscitando bestemmie di ogni genere.
Espletata la pratica del lavaggio, ci spostiamo sul materassino gonfiabile. Il body-to-body con il nuru ha sempre il suo perché. La ragazza allunga il gel puro con un po’ d’acqua – è la procedura esatta – fino all’ottenimnto della giusta viscosità della gelatina. Segue lo strofinamento del suo corpo nudo sul mio da entrambi i lati. Davvero bello il nuru, peccato che i massaggi a Bangkok abbiano preso il vizio di proporlo a un prezzo maggiorato rispetto al massaggio con l’olio.
La sessione sul materassino va avanti e la signorina Isa (o Lisa, che sia) parte di bocca per un pompino scoperto di buona fattura. Tutti gelificati, scivolosi sguiscianti, passiamo sul lettino, decisamente più comodo per continuare le danze e andare in buca. La ragazza ci sa fare, dichiara di avere 26 anni ma è evidente che non si è mai risparmiata nell’arte amatoria. Sa come muoversi senza fare quelle scene esagerate che piacciono ai giapponesi. Niente gridolini striduli e inutili, è la classica e onesta lavoratrice del cazzo. Si guadagnerà senza difficoltà la mia cifra massima destinata alla mancia, 500 baht, a fine sessione.
Parla anche bene inglese e mi dice che lavora al Venus alternandolo a periodi di due o tre settimane a Taiwan, dove va a lavorare in un karaoke. Praticamente fa avanti e indietro abbastanza spesso.
Finito il tutto, rilasciato tutto il mio amore nel miglior posto dove possa stare, ci rispostiamo dentro la vasca per lavare via i residui di nuru. Ora, il vero problema è forse proprio questo. Quella maledetta vasca è letteralmente incassata nella muratura, tanto che oltre il bordo della vasca c’è quasi una fila di mattonelle che rende difficoltosa l’entrata e l’uscita dalla vasca stessa. Calcolando poi che si è nudi, mezzi spalmati di nuru – noto appunto per essere scivoloso – e in una vasca bagnata, il mix è potenzialmente letale.
Specialmente per uscire dalla vasca.
Specialmente se non si possiede un’agilità e un senso dell’equilibrio almeno al livello di un ginnasta olimpionico.
Proprio nel momento in cui uscivo dalla vasca – o meglio, tentavo di farlo – e nel mentre la mia mente formava il pensiero “dai, stavolta non è successo nulla di strano”, perdo l’equilibrio a cavalcioni del bordo vasca e della fila di mattonelle. Il braccio con cui facevo leva scivola verso l’esterno, gratto il polso e l’interno coscia sullo spigolo delle mattonelle, che non è neanche un minimo arrotondato, e per poco non finisco per dare una facciata sempre su queste maledette mattonelle oltre il bordo della vasca.
La ragazza, prontamente, ci mette una mano per evitare lo stampo della mia faccia stile Sacra Sindone sul bordo vasca. Maledetto l’architetto che ha progettato il tutto, al geometra che ha diretto i lavori e al muratore che ha posato il tutto: questa gente un massaggio nuru non lo ha mai fatto…

Risultato: mi sono ritrovato con un polso arrossato e un livido enorme sulla gamba che mi sta accompagnando da oltre dieci giorni. Esco dal massaggio un po’ più rotto di come sono entrato. Dai, alla fine sono cose che capitano, incidenti sul lavoro che bisogna mettere in conto. Ma se dovessi beccare st’architetto del menga, sai quante gliene dico…
Qualche ultima considerazione
Venus Nuru Massage è molto interessante. Fuori dalla zona tipica dei massaggi e in un punto facile da raggiungere ma comunque molto discreto, apprezzo molto la discrezione come caratteristica nei massaggi. Servizio ben erogato, ambiente nella media e ragazze interessanti.
Il consiglio è comunque quello di evitare il pacchetto da 60 minuti: è un tempo troppo breve per apprezzare sia il body-to-body che tutto il resto. Investi qualche centinaio di baht in più e scegli come minimo i 90 minuti.
Venus Nuru Massage NaNa 1/23 Sukhumvit 3 Alley Nana Nuea, Khlong Toei, Bangkok
Aperto tutti i giorni dalle 12:00 alle 02:00 – Contatti e altre info sul sito ufficiale.
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